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Halloween, festa popolare o business mostruoso?

C’è ancora chi sostiene che i bambini non abbiano potere d’acquisto.
Probabilmente per la maggior parte dell’anno questo è vero, ma ci sono occasioni, come Halloween, in cui sono proprio i più piccoli a gestire con maestria questo grande potere.

Da settimane, infatti, le vetrine dei negozi sono invase di addobbi spettrali e molte sono le maschere e i travestimenti a disposizione dei più piccoli. Chi sono, infatti, i grandi protagonisti di questa festività che negli anni ha perso completamente la sua componente “sacra” a favore di quella profana e commerciale? Sicuramente i bambini.

Halloween è ormai un vero e proprio business economico che viaggia sulla soglia di centinaia di milioni di euro, in costante crescita negli anni. Dati che fanno riflettere e che dimostrano quanto forte sia il cosiddetto "pester power" e quanto risultino vincenti le strategie marketing di colossi come McDonald o Disney, che su di esso hanno fondato la propria comunicazione.

Del resto è così che funziona, il potere della pubblicità è senza dubbio quello di incantare, creare quell’aspettativa magica per muovere il consumatore nella direzione del prodotto o del brand. E proprio per questo motivo la tendenza è sempre più rivolta alla creazione di campagne pubblicitarie creative, che sappiano attirare l’attenzione di un consumatore più che mai distratto e che sappiano lasciare il cosiddetto segno. Senza la creatività, oggi più che mai, un messaggio pubblicitario è più inutile del non farlo,
così quanto è inutile concepirlo senza quella dose di magia e di partecipazione che lo fanno passare dagli occhi al cervello e dal cervello al cuore. Raggiunto quello il gioco è fatto.

Halloween questo percorso l’ha eseguito nel modo più fruttuoso possibile, arrivando al cuore dei più piccoli, che come sappiamo bene sanno farsi ascoltare. Non ci resta, quindi, che preparare i dolcetti vicino alle porte di casa… sempre che non preferiate lo scherzetto!