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Lupin, l'incorreggibile da 50 anni!

È una giornata come tante altre, almeno in apparenza.
I primi che sono arrivati in ufficio hanno acceso le luci, dato vita ai computer e si sono seduti alla loro scrivania per iniziare una tradizionale giornata lavorativa, carica di impegni e task da portare a termine. Ma questa non è “una tradizionale giornata lavorativa” e l’occhio assonnato di chi è già arrivato in studio lo capisce subito.
Al centro del grande tavolo luminoso, che se potesse parlare racconterebbe esperienze di vita e di lavoro incredibili, svettano 3 bellissime action figures.
Realizzate magistralmente, ritraggono i 3 protagonisti di uno dei cartoni animati più amati della storia: Lupin, Jigen e Goemon.
Ad accompagnarle solo un biglietto: “Buon compleanno OVOstudio”.

È vero, è il 15 gennaio, è il compleanno dell’agenzia e quello sembra essere il regalo arrivato dall’alto per tutti noi. Ma perché proprio loro? Perché quella scelta?

Basta soffermarsi un minuto in più a guardare quelle statuette che ogni riferimento sembra sempre più lampante e non sono necessarie grandi spiegazioni.
Lupin, l’ironico e sempre positivo ladro gentiluomo, è passato alla storia per le sue doti di intelligenza, furbizia e determinazione, a volte mascherata da una voluta goffaggine che lo rende così simpatico ai più. È un delinquente, ma piace, perché ruba solo ai più abbienti e perché per farlo sfodera delle abilità talmente grandi da portare il pubblico dalla sua parte. Solo di fronte alle belle donne la sua determinazione viene fatta vacillare, specialmente se si parla di Margot, il suo sogno proibito.

Altrettanto sagace è il personaggio di Jigen, il pistolero infallibile legato a Lupin da un’amicizia profonda e da una stima incontrovertibile.
Rappresenta la parte più razionale della banda, con la sua calma, la sua saggezza e il suo grande equilibrio. Più distaccato dal mondo ha, infatti, la capacità di analizzare più lucidamente le situazioni, riportando Lupin alla realtà e salvandolo in molteplici situazioni. Il suo colpo da maestro è una certezza per tutto il gruppo, a patto che non perda mai il suo cappello, senza il quale le sue abilità sembrano sparire.

E poi arriva Goemon, se vogliamo il più stravagante di tutti e tre. Inizialmente rivale di Lupin e di Jigen, ne diventa poi fedele compagno d'avventure.
Il più schivo di tutti e tre, quello che sembra essere meno presente, fino a quando non è chiamato a tirar fuori la sua katana e sferrare i suoi colpi precisi e dai quali è impossibile sfuggire.
La sua freddezza e determinazione sono condizioni senza le quali difficilmente in alcune sfide la banda sarebbe riuscita a salvarsi.

Come non pensare, di fronte a queste meravigliose statuine, a Gianni, Mauro ed Enrico?
La banda di OVOstudio è nata proprio dall’incontro di 3 personalità così diverse, ma allo stesso tempo così complementari.

Le gambe magre e lunghe di Gianni-Lupin sorreggono un uomo dalle grandi visioni, che genera nei propri interlocutori sentimenti di simpatia ed empatia, un sognatore che difficilmente pone confine alla propria immaginazione, a rischio di volar via, staccando troppo i piedi da terra.

Per fortuna c’è al suo fianco Mauro-Jigen. La sua determinazione, condita da una giusta dose di concretezza, è in molti casi un elemento fondamentale per condurre la squadra verso l’obiettivo. Il suo infallibile “colpo” grafico rappresenta una vera forza per lo studio, a patto che non perda la propria tavoletta grafica, senza la quale tutto il potere va perduto.

A portare l’equilibrio tra queste due personalità così forti ci pensa Enrico-Goemon, la freddezza e la pace fatte a persona.
Lui che farebbe del silenzio il suo mantra, cerca di rendere la sua presenza il meno percepibile possibile, ma senza la precisione chirurgica della sua spada di codice sorgente nulla ne sarebbe di tutta la banda.

Due statuine altrettanto importanti verranno presto implementate in studio: quelle di Margot e del commissario Zenigata.

Margot, traduzione del nome originario Fujiko, è la donna conquistatrice per antonomasia.

Complici le sue doti fisiche e il suo carattere spavaldo e sicuro, è attraente e sfrutta l’ascendente che sa di avere sugli uomini a suo favore. Il risultato? Ogni qualvolta si insinua nel gruppo crea divisione, litigi e disequilibri. Cosa rappresenta per OVOstudio Margot? Tutto ciò che può mettere in discussione un’idea, un progetto, una realizzazione.

Da una divergenza di opinioni a situazioni di stress e nervosismo, da richieste non sempre da noi condivise del cliente a scadenze fitte.
In generale Margot è per noi ciò che è in grado di insinuare un dubbio, che se da un lato può essere considerato elemento destabilizzante e negativo, dall’altro permette un confronto e da ogni confronto nasce un’occasione di crescita.

Per concludere Zenigata, ossia il Cliente.

Zenigata non è un poliziotto qualunque. Fa della cattura di Lupin la sua unica ragione di vita e per questo compie una trasformazione incredibile su se stesso. Si forma, accentua la sua furbizia, in molti casi anticipa le mosse di Lupin & co. Insomma, non è di certo uno sciocco sprovveduto. E così vediamo sempre più i nostri clienti: formati, consapevoli di ciò che vogliono e dei mezzi che hanno a disposizione per riuscirci.

Il risultato per noi? Dobbiamo sempre più risvegliare la nostra immaginazione creativa, implementare le nostre conoscenze restando al passo con gli innumerevoli cambiamenti del settore e presentarci come dei professionisti pronti ed esperti agli occhi del nostro detective, pena le manette delle sue domande argute e il rischio di cadere nella sua prigione. Una sfida che non può non risvegliare in noi quell’entusiasmo che da bambini provavamo davanti allo schermo dell’ingombrante tv a tubo catodico del salotto, quando partivano le inconfondibili sigle e quando ancora non immaginavamo quanto quel cartone sarebbe stato una traccia della nostra carriera.


Approfondimenti

Lupin è uno dei cartoni più amati di sempre. Uno di quei personaggi entrato nel cuore di tutti coloro che hanno visto almeno un suo episodio e in grado di unire grandi e piccini di tutte le generazioni. Lupin, il ladro gentiluomo, furbo e simpatico, è uno degli esempi più tangibili di come un tratto di matita di un fumetto possa entrare nella storia dell’animazione e non solo.

Quest’anno l’incorreggibile (così come era definito nell’ultima versione della sigla italiana) e la sua formidabile squadra compiono 50 anni. Era, infatti, il 1967 quando in Giappone è comparso per la prima volta il suo fumetto in una rivista, firmato dal disegnatore Kazuhiko Kato, in arte Monkey Punch.

Fin dalla prima uscita appare chiaro il riferimento al personaggio della letteratura francese Arsene Lupin di Maurice Leblanc, del quale il Lupin che tutti conosciamo, Lupin III, sarebbe diretto discendente.

Cosa ha conquistato di Lupin in tutti questi anni? Senza dubbio la sua simpatia, la sua stravaganza, il suo essere un delinquente dal cuore gentile e il suo appartenere ad una banda così eterogenea da suscitare simpatia solo nel vederla.

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