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Buon Natale 2013

È Natale.
Strade e vetrine si illuminano di colori, l’aria si fa fredda e la mente viaggia. Si, perché al di là che ci sia o meno una credenza religiosa a sostenerlo, il periodo natalizio è sicuramente un momento dell’anno che porta tutti a riflettere di più.

Il Natale unisce. Richiama alla condivisione e alla convivenza, con quell’allegria e quella spensieratezza che porta con sé. E forse il momento più magico di tutti in queste giornate di festa è quello nel quale ci si scambia con affetto gli auguri. In queste giornate, infatti, si è spinti ad augurare giorni felici a chiunque, persone vicine e persone lontane, amici o semplici conoscenti. I nuovi mezzi ci rendono sicuramente la vita più facile in questo senso. Un bel post su Facebook o Twitter raggiunge tutta la propria cerchia di “Amici” e il gioco è fatto!

Di sicuro il buon Louis Prang non avrebbe potuto immaginare nel 1873 che la sua nuovissima, innovativa, artistica e romantica cartolina di Natale andasse un giorno sostituita dal freddo schermo di un computer o di uno smartphone. Ma lui ci vedeva lungo all’epoca. Lui aveva intuito questa necessità degli individui di comunicare nei giorni di festa la propria allegria e il proprio amore verso gli altri. Lui aveva capito cosa il Natale portava e porta con sé e aveva trovato modo di dargli voce. E del resto lui aveva capito anche quanto fosse importante per i giovani ragazzi americani del tempo potersi avvicinare all’arte e, meglio ancora, poterla imparare all’interno delle scuole, su testi completi e semplici che potessero guidare gli studenti nella comprensione delle sottilissime magie che l’arte porta con sé. Louis Prang sarebbe stato, probabilmente, un ottimo art director, perchè lui aveva intuito l’importanza di poter essere guidati nell’espressione della propria arte, qualunque essa sia, e aveva compreso quanto l’affidarsi ad un testo, come ad un docente, avrebbe aiutato quei ragazzi a scoprire sottigliezze della propria personalità che difficilmente da soli sarebbero riusciti ad esprimere.

Proprio quello che un’agenzia cerca di fare quotidianamente, ponendosi di fronte alle aziende non tanto come un maestro che ha qualcosa da insegnare all’alunno, ma come una guida che da quell’alunno cerca di trarre il meglio perché si esprima coerentemente ed efficacemente nel mondo. Qual è, infatti, lo scopo del lavoro di un’agenzia se non quello di sondare quale sia l’arte profonda che ogni azienda cerca di proporre al mondo, quale siano le personalità e le caratteristiche di ciascun brand e quale possa essere il modo corretto per esprimerle e raggiungere la loro piena realizzazione?

OVOstudio per questo Natale e per questo nuovo anno si augura e augura proprio questo: che il primo obiettivo possa essere per tutti quello di riconoscere la propria profonda arte e affidarsi a coloro che possono aiutarli ad esprimerla con un lavoro sinergico e di fiducia reciproca. E, inoltre, ci auguriamo che il romanticismo possa avere la meglio, almeno in queste giornate di festa, e che un biglietto semplice e sincero, anche se non artisticamente bello come le cartoline del buon Prang, possa sostituire una tastiera elettronica.

Del resto è Natale e a Natale siamo tutti più… creativi, ovviamente!
Buon Natale e felice anno nuOVO.

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