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Dalla strategia alla creatività.
intervista
La comunicazione pubblicitaria è uno strumento indispensabile per
costruire una solida differenziazione del brand. Per risultare vincente
però è necessario che le aziende rispettino ruoli e competenze
dell’agenzia di comunicazione.
Ne parliamo con Mauro Campani art-director
dell’agenzia pubblicitaria OVOSTUDIO di Padova.
Qual’è il ruolo dell’agenzia di comunicazione oggi, rispetto a qualche anno fa?
I tempi sono profondamente cambiati. Ci troviamo di fronte ad uno
scenario complesso e frammentato in cui la crisi ha contribuito
inevitabilmente alla ridefinizione degli obiettivi strategici aziendali.
Seppur deboli però i segni di ripresa stanno convincendo le aziende a
ricostruire. Ad uscire pian piano dalla propria zona di sicurezza, per
muovere i primi passi verso la “rinascita”.
Periodi come questi offrono
alle agenzie la possibilità di mostrare il proprio reale valore, che non
consiste nel “fornire creatività” su richiesta del cliente, come troppo
spesso ed erroneamente si da per scontato, ma di porsi nei confronti
delle aziende nel ruolo di “consulente di marca”. Un collaboratore
affidabile con il quale costruire una solida strategia di comunicazione.
Per questo motivo risulta necessario che la scelta dell’agenzia, come
partner di percorso, sia effettuata in modo strategico.
Una volta
stabiliti i nuovi obiettivi aziendali, all’agenzia spetterà il difficile
compito (onore e dovere) di allinearli concretamente, coerentemente e
creativamente a tutti i livelli di comunicazione. Questo comprende anche
la gestione del rapporto di partner come tipografie, fotografi, agenzie
web, registi eccetera, che troppo spesso oggi viene amministrata
direttamente dal cliente.
Tutto ciò avviene senza che ci si possa
rendere conto degli aspetti negativi di un tale approccio.
Se io fossi un imprenditore, perché dovrei affidare il controllo del rapporto con i fornitori all’agenzia?
Il processo che porta alla realizzazione di una comunicazione strategica
di successo è complesso e articolato, e non trova il suo compimento nel
momento della consegna al cliente del file di stampa piuttosto che
dello story board per la realizzazione del nuovo spot. É la specifica
conoscenza degli strumenti, dei media, il corretto trasferimento delle
informazioni.
La “gestione dei valori”, questo il vero punto di forza.
La scelta della carta e delle tecniche di stampa più adatte, l’analisi
della tecnologia più attuale per l’ottimizzazione nel canale web, la
scelta di partner adeguati con i quali organizzare un evento o un
meeting aziendale, sono solo alcuni aspetti di fondamentale importanza,
utili per il raggiungimento di risultati concreti in tempi ragionevoli.
Una visione soggettiva del cliente, rivolta generalmente al risparmio,
potrebbe rendere inefficace un piano di comunicazione con ottime idee
creative e strategiche. Questo è indubbiamente uno di quei casi in cui
il famoso detto “chi fa da se, fa per tre” non funziona. Una delle
regole fondamentali di OVOSTUDIO è quella di non tralasciare nessun
particolare. In funzione del budget a disposizione, chiediamo ai nostri
clienti di dimostrarsi innovativi e coraggiosi. Si tratta di una cura
che porta valore al marchio e aumenta la qualità della user experience.
D’altronde si sa, un’agenzia è brava se è lo è il suo cliente.
Interazione, rispetto e ruoli precisi quindi?
L’azienda deve fare ciò che sa fare meglio. Progettare e creare prodotti
sempre più innovativi, di qualità, allargare la rete commerciale e
migliorare i servizi per distributori e clienti finali.
Indirettamente
vestirà il suo brand di quei valori che lo rendono unico, che verranno
poi riconosciuti, esaltati e comunicati dall’agenzia che si occuperà di
lavorare a più livelli affinchè l’utente finale diventi un cliente
fedele e soddisfatto, positivamente colpito dall’esperienza che ha
vissuto al momento dell’acquisto e che vive ogni giorno utilizzando quel
prodotto.